Oggi ritorniamo su un tema di attualità che già avevamo trattato in un precedente articolo: l'Arnica per cavalli.
Sempre più di frequente è facile imbattersi in prodotti che riportano in etichetta la dicitura "Arnica per cavalli", "Arnica per cavalli ad uso umano" o "Arnica 90%". Ma cosa vogliono dire veramente questi nomi? Si tratta veramente dei migliori e più efficaci prodotti in commercio o è solo una moda?
Cosa c'è dentro l'Arnica per cavalli?
Nel mondo dell'equitazione l'Arnica (solitamente sotto forma di gel) è ampiamente utilizzata sui cavalli da corsa per favorire un rapido recupero in caso di affaticamento, traumi e per donare sollievo a tendini e articolazioni indolenzite, sfruttando le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
Ma quanta Arnica c'è realmente dentro questi prodotti? Solitamente molto poca!
La gran parte delle ditte che commerciano prodotti all'Arnica, non approvvigionandosi direttamente della materia prima per poi trasformala, utilizza nei propri prodotti degli estratti all'Arnica reperibili sul mercato, ma di dubbia qualità e provenienza.
Questi estratti, generalmente molto poco concentrati (es. estratto in acqua), spesso non contengono Arnica montana ma qualche sottospecie molto più povera di principi attivi (es. Arnica chamissonis).
A volte addirittura sono fatti con la cosiddetta Arnica messicana (Heterotheca inuloides Cass), una pianta diffusa in America centrale, che assomiglia lontanamente all’Arnica, ma che non appartiene nemmeno al suo genere.
Per migliorare e aumentare l'azione antidolorifica e antinfiammatoria, spesso le aziende che utilizzano questi estratti poveri di vera Arnica montana integrano i loro prodotti con delle componenti sintetiche come il Fenossietanolo e il Salicilato di metile, quest'ultimo da poco vietato dal Regolamento UE 2022/1531.
In questo interessante articolo, pubblicato da FEM2-AMBIENTE, è spiegato come sia possibile individuare l'effettiva specie raccolta e utilizzata grazie all'analisi del DNA.
Attenzione ai "modi di dire"
Quando leggiamo "Arnica per cavalli" probabilmente il nostro inconscio fa riferimento al modo di dire "una dose da cavallo", motivo per cui ci fa pensare subito a qualcosa di molto forte, concentrato, efficace. Ma non è detto che sia così.
Attenzione inoltre alla distinzione tra prodotti veterinari e cosmetici per uso umano: è importante essere consapevoli di quello che ci spalmiamo sulla pelle!
Stessa cosa vale per la dicitura "Gel Arnica 90%": vi siete mai chiesti cosa vuol dire? Non significa che dentro quel gel c'è il 90% di Arnica, ma vuol dire che quel prodotto è fatto per il 90% di estratto in acqua di Arnica.
Quello che conta però non è la quantità di estratto presente nel prodotto, bensì la qualità dell'estratto e della materia prima con cui è stato fatto.
L'Arnica montana a rischio di estinzione
L'Arnica montana (la specie del genere Arnica più ricca di principi attivi), come abbiamo ribadito più volte nel nostro blog, è purtroppo minacciata dal rischio di estinzione.
La raccolta incontrollata degli esemplari selvatici che è stata fatta negli anni, unita al cambiamento climatico e ad una cattiva gestione dei pascoli montani, sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di questa pianta.
Sempre più grave per esempio è la situazione che stanno vivendo in Francia, dove sui Vosgi, come riportato in questo articolo, la scorsa estate 2022 è stata annullata la raccolta dell'Arnica montana.
Molto rare sono le coltivazioni poco più che sperimentali, le quali si possono contare sulle dita di una mano. La difficoltà nel reperire un terreno adatto, gli alti costi di coltivazione, una bassa germinabilità del seme e una produttività imprevedibile scoraggiano potenziali coltivatori.
Tutti questi fattori hanno portato a una reale carenza di materia prima, a confronto di una grande richiesta di mercato. Risultato? Tanti prodotti in commercio di bassa qualità.
Arnica per cavalli? Meglio quella di Piancavallo!
È per questo che per togliervi ogni dubbio vi consigliamo di utilizzare l'Arnica di Piancavallo, la vera Arnica montana biologica proveniente dalla più grande coltivazione d'Europa.
La nostra materia prima, coltivata nel rispetto della natura e degli esemplari protetti che ancora resistono e crescono spontaneamente sulle nostre montagne, è selezionata e raccolta a mano fiore per fiore, attendendo il tempo balsamico ideale.
Il nostro estratto, ottenuto mediante l'innovativa tecnica dei fluidi supercritici, è un concentrato di studio, tecnologia green e natura.
Come spiegato nel dettaglio qui, non lasciamo nulla al caso, per questo facciamo analizzare l'estratto dal laboratorio dell'Università di Padova. Questa procedura, detta titolazione, ha attestato una presenza di lattoni sesquiterpenici (le sostanze che caratterizzano maggiormente l’Arnica montana, e alle quali vengono attribuite le principali attività terapiche) pari al 12%, una quantità tre-quattro volte superiore rispetto ai migliori estratti titolati presenti attualmente sul mercato (3-4% di lattoni sesquiterpenici).
Seguiamo e controlliamo tutta la filiera, dalla produzione della materia prima alla commercializzazione, collaborando con i migliori laboratori per la trasformazione e realizzazione dei prodotti, tutto rigorosamente made in Italy.
Arnica per cavalli? Io scelgo l'Arnica di Piancavallo!
